Disco verde dalle Regioni alle Linee guida
PNRRDalle Regioni ok alle Linee guida sul Fascicolo Sanitario Elettronico. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede 1,38 miliardi per il potenziamento del FSE. Il 28 aprile scorso in Conferenza Stato-Regioni le Regioni hanno dato un parere favorevole sulle Linee guida che garantiranno omogeneità di applicazione sul territorio nazionale. L'obiettivo è fare presto per rendere il FSE un efficace strumento di diagnosi e cura, grazie anche all'aumento della qualità e della quantità dei dati clinici, dati che offriranno informazioni alle istituzioni sanitarie per definire e attuare politiche di prevenzione, programmazione sanitaria e di governo e agli enti di ricerca informazioni per indirizzare l'attività di ricerca medica e biomedica.
Rafforzando il FSE il Servizio Sanitario Nazionale potrà affrontare, fanno sapere dalla Conferenza, con maggiore consapevolezza le sfide strutturali relative al progressivo invecchiamento demografico, al divario territoriale nell'accesso alle cure, contribuendo alla proliferazione di informazioni medico-sanitarie disponibili in rete, alla gestione di campagne di prevenzione e a dare risposte più efficaci alle emergenze sanitarie.
Nella stessa Conferenza Stato-Regioni le Regioni hanno dato anche parere favorevole al decreto per integrare i dati essenziali che compongono lo stesso FSE.
Gli obiettivi del PNRR
Per l’erogazione dei fondi da parte della Commissione Europea sono stati definiti due obiettivi:
Le Linee guida
Le nuove Linee guida intendono sintetizzare e emendare tutte le precedenti raccomandazioni e divenire la base per l’attuazione nel periodo 2022 – 2026. La governance indicata per le attività relative al FSE armonizza dunque, e sovrascrive integralmente, la governance precedentemente definita in archi temporali successivi.
Le nuove Linee guida sono definite partendo dagli obiettivi fissati dal PNRR per il FSE.
Il FSE deve diventare:
Gli obiettivi
Il potenziamento del FSE punta dunque al raggiungimento di una serie di risultati, tra cui creare un FSE omogeneo sul territorio nazionale, che rappresenti l’unico ed esclusivo punto di accesso per gli assistiti ai servizi del SSN; renderlo lo strumento di condivisione dei dati clinici rilevanti tra professionisti e strutture sanitarie (sia pubbliche che private), garantendo continuità assistenziale sul territorio; aumentare la qualità e numerosità dei dati clinici presenti nel FSE per contribuire alla capacità di diagnosi e cura personalizzata da parte dei professionisti sanitari; creare una base di conoscenza sullo stato di salute della popolazione per supportare le istituzioni sanitarie nella definizione e attuazione delle politiche di prevenzione, programmazione sanitaria e governo.
Le specifiche tecniche
Intanto, il 10 febbraio scorso Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale, ha pubblicato la nuova versione della documentazione tecnica per l’interoperabilità tra i sistemi regionali dei FSE, specifiche frutto del lavoro congiunto dell’Agenzia per l’Italia Digitale e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), in accordo con il Dipartimento per la Trasformazione digitale e Sogei e redatte in coerenza con il decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34 e la successiva normativa in merito al FSE. Si compongono di due documenti distinti:
Il primo documento mira a definire i principi, i processi, i servizi e i dataset dell’interoperabilità dei FSE regionali con l’Infrastruttura Nazionale per l’Interoperabilità (INI), mentre il secondo ne definisce l’Affinity Domain di riferimento, spiega una nota Agid.
Le specifiche tecniche sono disponibili al link https://www.fascicolosanitario.gov.it/en/Guidelines-manuals-technical.
La Posta del Sindaco
All. SCHEMA Decreto adozione line guida per il Fascicolo Sanitario Elettronico
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